Viaggiatore si nasce
Riflessioni personali e pensieri in libertà riguardo l’attuale comportamento umano nei viaggi.
Viaggiatore si nasce, come si nasce ingegnere oppure poeta o artista ed anche qui ci sono le vocazioni vere e le vocazioni false magari dettate dalle mode del momento.
Per alcuni il viaggiare è un semplice diporto è un dippiù a cui pensare dopo aver provveduto a tutto il resto.
C’è il viaggiatore vanaglorioso che misura l’importanza del viaggio dal numero di selfie che ha scattato, oppure alla quantità di chilometri percorsi o alla quantità dei luoghi visti.
C’è il viaggiatore infastidito e fastidioso che rimpiange costantemente la sua casa e i suoi luoghi. Colui che porta con sé un immagine del suo habitat preferito per servirsene ad ogni momento come pietra di paragone. In realtà è una sorta di viaggiatore lumaca che si trascina dietro il suo guscio pieno di pregiudizi, bisogni, manie e abitudini.
C‘è il viaggiatore di lusso oppure colui che con il viaggio soddisfa la sua passione che può essere artistica, sportiva, storica , letteraria o di altro genere.
C’è il viaggiatore passivo che con fiacca iniziativa si fa irregimentare nelle comitive organizzate con tanto di itinerario preventivato minuto per minuto, di cui in realtà è poco interessato perché distratto da fotografie e selfie personali è un tipo annoiato, incapace di percepire lo spirito vero del luogo in cui si trova. Insomma questi secondo me, sono viaggiatori la cui presenza può essere definita per certi sensi eticamente discutibile.
Vedi esempio significativo tratto da: Austerlitz: facciamoci un selfie nel campo di sterminio l’ultimo film di Sergei Loznitsa ispirato all’omonimo romanzo dello scrittore tedesco W.G. Sebald: “Austerlitz” una riflessione sul turismo di massa di oggi.
C’è stato anche il viaggiatore, che armato di telefonino, per gioco, nei luoghi più famosi del mondo andava a caccia di pokémom.
C’è ancora per fortuna il viaggiatore per istinto e per passione.
Quello che vuole istruirsi, che ama leggere nel gran libro della vita, colui che nel viaggio vede il mezzo più efficace per elevarsi e nutrire il proprio intelletto, e che si sente tremendamente attratto dall’ignoto.
Una persona che rispetta l’ambiente , le persone e le culture che incontra. Questa tipologia di viaggiatore che grazie alle sue sensazioni è capace di confrontarsi con le privazioni, i disagi, i pericoli che incontra e li affronta con gioia ed entusiasmo.
Certo inquieta vedere che la realtà delle tipologie dei viaggiatori di oggi ha potenzialità incontrollate e che può raggiungere scenari nefasti, soprattutto se manipolata e non educata.
Mi fa un certo effetto pensare alle possibilità che ha la tecnologia per la divulgazione della cultura , ma se utilizzata poco correttamente può generare un effetto contrario devastante. Riflettendo mi viene automatico rielaborare una frase del saggio Totò
“Viaggiatore si nasce non si diventa!”.
Alma
on2 febbraio 2017 at 14:59 says:
Verissimo! 🙂
Rossella
on18 settembre 2018 at 11:14 says:
Io mi definisco un viaggiatore paziente! 😉
Tommaso
on28 gennaio 2019 at 13:56 says:
Perché il 90% di chi dice che quando si guarda allo specchio inorridisce, in realtà si spara duecento selfie al giorno e li pubblica su ogni social?
Marina
on28 gennaio 2019 at 19:15 says:
Vero !!! Ci vuole sempre rispetto !!! Si vedono scene che lasciano , a dir poco , allibiti !!