Viaggi e Cultura: nessuna crisi
Grazie alle giornate del FAI di primavera tenute Sabato 24 e Domenica 25 Marzo scorso e trovandoci a Lerici per il fine settimana, mio marito ed io abbiamo raggiunto La Spezia lungo la passeggiata Morin, dove partono i battelli della Compagnia di Navigazione Golfo dei Poeti per raggiungere l’isola Palmaria ed effettuare una piacevole gita. Incuriositi, siamo andati a visitare nella mattinata di sabato il Forte Umberto I, luogo interessante sia dal punto di vista storico, architettonico che ambientale, situato sull’isola della Palmaria, di fronte a Porte Venere, affascinante per la ricchezza di vegetazione e per i suoi scorci mozzafiato.
Appena raggiunta l’Isola, siamo stati accolti calorosamente da vari gruppi di giovani che a secondo delle tappe del percorso ci hanno fornito spiegazioni sulla natura della Palmaria, la sua flora, la sua fauna , l’allevamento di “muscoli” e ostriche e sempre a piedi, suddivisi a gruppi per argomento e scuole, i ragazzi ci hanno accompagnato sia all’interno che all’esterno del Forte.
Ci hanno spiegato che questo Forte, conosciuto oggi anche come “Fortezza del Mare” è stato costruito con lo scopo difensivo sotto il Regno d’Italia, fra il 1887 e il 1890 e venne dotato di una batteria di cannoni che potevano sparare sulla linea del mare per fronteggiare un eventuale attacco. La fortezza venne costruita con grande rapidità, utilizzando manodopera costituita da detenuti
Per la sua epoca la struttura difensiva era particolarmente moderna con Il corpo centrale , simile ad una cattedrale, diviso in tre navate, le sue enormi batterie mosse da macchine a vapore, il forte spessore delle murature motivato dalla necessità di sostenere la cupola in ghisa la cui posizione ha determinato tutta l’organizzazione dello spazio sia interno che esterno. Il complesso nel suo insieme doveva essere in grado di assolvere alle funzioni necessarie alle manovre di utilizzo della cupola, all’armamento e al rifornimento dei proiettili. Ancora oggi il Forte viene considerato una delle più innovative strutture belliche del Novecento.
I ragazzi hanno spiegato inoltre che negli anni Trenta il forte fu inizialmente potenziato nei suoi armamenti con una batteria aerea, mentre negli anni Cinquanta divenne per un breve periodo un carcere militare.
Tutta la struttura è stata restaurata grazie alla Provincia della Spezia e al Comune di Porto Venere, inoltre la concessione e l’utilizzo di fondi europei ha consentito ai visitatori il suo utilizzo odierno, trasformandolo in un centro culturale per la divulgazione e la realizzazione di eventi grazie agli spazi espositivi e congressuali che dispone.
Voglio ringraziare tutti, ma proprio tutti i ragazzi e mi scuso per i nomi mancanti,non per questo meno bravi, Amida, Simone,Carlo, Matteo, Margherita, Debora, Desiré, Rebecca, Emanuela, Elisa, Nunzia,Daniele, Matteo, Mattia, Gianmarco etc.
Questi giovani hanno dimostrato che un insegnamento dinamico, integrato tra teoria e pratica, fornisce un bagaglio culturale più completo ed una preparazione più solida, un approccio indispensabile per potersi inserire in futuro nel mondo del lavoro.
Ovviamente un grazie particolare va a tutti gli Insegnanti e ai vari Istituti :Liceo “Parentucelli – Arzelà” Sarzana, Scuola Media “Fontana”, Liceo Classico “Costa”, Liceo Scientifico “Pacinotti”, ISS “Cardarelli” Istituto tecnico CAT, Liceo Artistico e Liceo Musicale, Istituto “Fossati – Da Passano”, Istituto “Alberghiero Casini”, spero di non aver dimenticato nessuno! In quanto, grazie al loro contributo e all’iniziativa FAI preparando con grande serietà, motivazione e professionalità tutti i loro studenti, hanno dato l’opportunità alle persone di visitare un luogo insolito, imparare cose nuove, immergersi nel verde e trascorrere delle ore piacevolissime per una scampagnata non convenzionale!
Simo
on27 marzo 2018 at 19:31 says:
Cosa c’è di meglio delle giornate FAI di primavera per conoscere il proprio territorio?