Valdichiana fra natura e cultura
Ho visitato la Valdichiana e ho scoperto che è un luogo che sa stupire perchè, aspetta il visitatore per offrirgli profumi, sapori, silenzio e tanta bellezza.
La Valdichiana è un territorio che si trova in direzione nord-sud dalla piana di Arezzo fino ai laghi di Montepulciano e Chiusi.
E’ la più vasta delle valli appenniniche e prende il nome dall’antico fiume Clinis, ora Chiana, che dà il nome alla regione.
Si rivela alla nostra vista come un’ampia piana incisa da colline e terrazzamenti di oliveti e vigneti, coronata da boschi lussureggianti, mostrandosi come una vera e propria “campagna da paesaggio”.
Nell’antichità il panorama invece era completamente diverso perchè si presentava paludoso e venne trasformato tanto da diventare il “granaio” dell’Etruria prima e dei romani poi.
Un granaio che l’esercito di Annibale pensò di saccheggiare prima di scontrarsi con le legioni romane al Trasimeno.
Successivamente la Valdichiana tornò ad essere un acquitrino paludoso, tanto che Leonardo da Vinci nel 1502-1503 disegnò la Mappa della Valdichiana “a volo d’uccello”, nel foglio di studio che ora si trova nella Windsor-Royal Library, la valle appariva come un grande lago stagnante . Il foglio di studio venne utilizzato dal maestro per effettuare degli approfondimenti in relazione ad una possibile bonifica della zona.
Alla fine tutta l’area è diventata un esempio di moderna campagna bonificata che ha ridato alla valle l’antica fertilità punteggiandola di nuove case coloniche definite “Leopoldine” caratteristiche e molto funzionali.
Questa zona però è anche fertile per l’arte in quanto qui nacquero Luca Signorelli, Pietro da Cortona, Andrea Sansovino e nel XX secolo Gino Severini.
La Valdichiana oggi è anche l’area esclusiva di allevamento della pregiatissima razza bovina detta appunto “Chianina” considerata una delle razze bovine più autentiche d’Italia.
La Valdichiana mi è apparsa, nonostante la sua centralità (intermedia tra Roma e Firenze), defilata e appartata come le valli interne sanno essere.
Mi è piaciuta perchè non è caratterizzata da un unico importante centro urbano, ma da tante piccole zone abitate, borghi, castelli, Pievi e Chiese, ognuna con una sua identità culturale ben definita.
Come ad esempio Castiglione Fiorentino, il Castello di Montecchio Vesponi, ciascuno disposto su piccoli promontori che si affacciano sulla valle, oppure San Savino, Lucignano, Foiana della Chiana e infine Civitella in Valdichiana, tutti luoghi caratteristici che assieme ai loro dintorni formano una sorta di anfiteatro aperto sulla Valdichiana tutta da scoprire.
Questa è sicuramente una valle di vocazione agricola, ma che è anche capace di offrire al viaggiatore arte, cultura e antiche tradizioni gastronomiche.
Tutta questa zona ha appagato la mia voglia di conoscere borghi turriti, ambienti diversi e angoli segreti, di ritrovare armonia con la natura e le persone, qui ho ritrovato un rifugio di pace nel periodo dell’ansia e ho scoperto di essere circondata da luoghi ricchi di memoria, di fascino e di potenzialità.
Approfondimenti:
Angelica
on5 settembre 2020 at 15:17 says:
Bellissimo. 👏👍
Elda
on7 settembre 2020 at 08:49 says:
……Ci voleva il Covid, x far conoscere meglio l’Italia 🤔