STORIA DELLA SALAMINA FERRARESE
La nascita nonché l’invenzione della salama da sugo ferrarese si attribuisce a Lucrezia Borgia, proposta nei banchetti da lei organizzati dopo il suo matrimonio con il duca Alfonso D’Este.
Questo vanto della gastronomia estense, rimasto immutato sino ad oggi è stato cantato ed apprezzato da illustri personaggi come ad esempio Giosuè Carducci, Mario Soldati, Folco Quilici.
Oggi viene prodotto da pochi artigiani che hanno semplificato l’antica ricetta usando principalmente capocollo, pancetta, fegato e lingua di suino, sale e vino rosso.
La salamina come la chiamano affettuosamente i ferraresi, richiede una lavorazione lunga e complessa sia per la stagionatura che per la cottura.
Comunque sia è impensabile l’estinzione di questo meraviglioso cibo carico di vitalità, potente e saporito, che si può gustare sia in inverno servito caldo e accompagnato ad un buon purè di patate che in estate accostato al melone o ai fichi.
La Salamina sia cotta che cruda dona forza ed energia.
Questo capolavoro culinario è dedicato a tutti i consumatori amanti della tradizione, dal palato fine che apprezza i gusti pieni, ricchi, che questo capolavoro culinario è capace di offrire.