Leonardo un geniale cuoco sperimentatore!
Le varie corti che ospitarono Leonardo da Vinci non gli fecero solo realizzare grandi opere, ma ne sfruttarono le conoscenze per creare quei macchinari che offrivano giochi scenici nei sontuosi banchetti e intrattenimenti.
Grazie agli scritti lasciati nel Codice Atlantico possiamo desumere che Leonardo conosceva e sperimentava anche in cucina miscelando erbe o spezie. Tra queste utilizzava la curcuma, l’ aloe, lo zafferano, i fiori di papavero, i fiordalisi, le ginestre, l’olio di semenza di senape e olio di lino.
Il gossip del periodo fiorentino racconta che Leonardo avrebbe fondato con l’amico Botticelli
“Le Tre Rane”, un’ osteria in prossimità di Ponte Vecchio, dove sembra sperimentò alcune delle idee che ritroviamo nei suoi disegni, quali lo strumento tritura cibo e un marchingegno per automatizzare lo spiedo degli arrosti.
Si racconta inoltre che uno dei suoi piatti preferiti fosse la “Carabaccia” l’attuale Zuppa di cipolle.
Il nome carabaccia deriva dal greco “karabos” significa barca a forma di guscio. Dal concetto di guscio si è poi passati al concetto di zuppiera e quindi di zuppa.
Carabaccia di Leonardo
Ingredienti:
Cipolle – olio extra-vergine di oliva – brodo di carne – pane abbrustolito – grana – sale – pepe
Preparazione :
Pulite e tagliate delle cipolle a fettine sottili e mettetele in un recipiente di terracotta a rosolare con dell’olio d’oliva. Cuocere lentamente a recipiente coperto per mezz’ora, avendo cura di aggiungere un paio di cucchiai d’acqua.
Salate, pepate, versate abbondante brodo e continuate la cottura a recipiente scoperto per un’altra mezz’ora. Mettete in scodelle di portata alcune fette di pane abbrustolito e versateci sopra la zuppa ottenuta.
Prima di gustare la carabaccia, informaggiatela bene e aspettate qualche minuto.
Per Saperne di più:
Paola
on29 novembre 2021 at 18:57 says:
Lo scrisse anche nel curriculum mandato a Ludovico il Moro