Pizza una gustosa migrazione
La pizza nel nord Italia custodisce una storia di migrazione che ha portato tanto beneficio a tutti e che è importante conoscere, soprattutto in questi tempi.
La tradizione della Pizza si compone di due principali direttrici italiane, quella di Napoli e quella di Tramonti.
La tradizione di Napoli si identifica con la Pizza Margherita. La tradizione di Tramonti, un piccolo paese dell’entroterra salernitano, stretto tra il mare e i Monti Lattari , si identifica con il fatto di aver fatto conoscere la Pizza, prima nel nord Italia e poi in giro per il mondo.
Tutto ha origine nel 1951, grazie ad un sestetto di persone che nei pressi di Novara aprirono un caseificio per produrre la mozzarella con il latte della Pianura Padana, ma secondo la tradizione dei Monti Lattari, celebri appunto per i loro formaggi che rifornivano la dispensa dei Borboni.
La mozzarella, era completamente sconosciuta al Nord e all’inizio non ottenne molto successo tanto che in buona parte restava invenduta, allora come per molte persone italiane che, per coraggio, per necessità e grande creatività, “i tramontini” si sono ingegnati e hanno pensato di utilizzare le mozzarelle eccedenti per condire la pizza, che tradizionalmente, proprio a Tramonti si mangiava solo con pomodoro, aglio e, nei giorni di festa, con l’acciuga.
A Tramonti la ricetta della pizza risale sin dal Medioevo, quando nei forni rurali si usava preparare una sorta di panella di farina fatta di cereali inferiori che veniva consumata appena sfornata e insaporita con erbe oppure con del lardo.
Tornando alla pizzeria aperta in Piemonte, questa fu senza dubbio la prima nel Nord Italia.
Il successo fu così travolgente, al punto che in pochi anni si aprirono nuovi esercizi con maestranze rigorosamente provenienti da Tramonti.
Questo fenomeno ha comportato una notevole migrazione di fornai, contadini e pastori che hanno lasciato la casa di Tramonti per far rotta dapprima verso il Piemonte, poi in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, tramandandosi l’un l’altro il mestiere di pizzaiolo.
Quella dei pizzaioli di Tramonti è una storia straordinaria, la storia di una nazione che, di fronte alla distruzione del conflitto, causato dalla seconda guerra mondiale, ha dovuto e saputo rimboccarsi le maniche per trovare il modo di guadagnarsi da vivere e di dare un futuro alle proprie famiglie.
Un esempio, molto attuale dove delle persone sono migrate, hanno abbandonato il proprio paese di origine per cercare fortuna altrove e sono riuscite grazie al loro prezioso contributo a far conoscere, in Italia prima e in tutto il mondo successivamente , la pizza e il made in Italy.
Luca B.
on30 gennaio 2018 at 20:07 says:
Ho mangiato la pizza con zucchino san pasquale, fior di latte di Tramonti, provolone…
Massimiliano D.
on1 febbraio 2018 at 15:15 says:
Il padre di uno dei miei amici è arrivato da Tramonti negli anni 60. Ha aperto una pizzeria. Come molti suoi compaesani. Io ho mangiato per anni la sua pizza al tegamino. Non si riesce a spiegare la differenza se non la si prova!!!!!
Tommaso C.
on1 febbraio 2018 at 22:03 says:
In costiera Amalfitana ho molto apprezzato la pizza con alici di Salerno, limoni di Sorrento, Fior di latte di Tramonti.
Davide
on17 gennaio 2022 at 10:06 says:
La pizza è il sapore dell’Italia!!!
Mario
on21 gennaio 2023 at 15:46 says:
Pizza nata in cina 6.000 anni fa.
Maurizio Vinicio
on21 gennaio 2023 at 16:03 says:
La pizza è nostra, i fornai di Tramonti la preparavano già nel 1600.
Parlare di Cina e di 6000 anni fa….Non ha senso e credo anche stupido !!
Made in Italy at first !!!