Londra in attesa della Brexit

Passeggiare in questi giorni per Londra  si percepisce la sua continua e irresistibile ascesa, ballando però sull’orlo  del precipizio , comunque vada la Brexit, soft  oppure no deal, sembra di stare  sulla tolda di una barca, ma le paure sembrano, o almeno le persone  danno l’idea , che siano state tutte interiorizzate e si procede come se niente fosse.

Londra sotto la minaccia della Brexit non è mai sembrata così inconsapevole, la città è a sua volta bulimica, ingorda di tutto, di soldi, di finanza, di lavoro, di potere, di verde,  di divertimento,  di arte, di cibo, di intelligenza e di vitalità.

Photocredit by Francesca Corno

Camminando trasmette  l’impressione di  una  città, viva , attiva che  non si ferma mai, che rigenera i vecchi gasometri vittoriani costruiti nel 1880 e ne fa degli appartamenti di lusso , che trasforma nuovi spazi , nuovi  parchi  e nuove strade, nuovi ristoranti e contribuisce  il diffondersi della street art, di nuove  gallerie d’arte, nuovi negozi e attività commerciali e di molto altro ancora, tutto con un forte senso estetico.

Nuove forme di espressione brulicano all’interno del ventre urbano e  lungo il Tamigi, un connubio tra ottocento, anni trenta  e XXI secolo che lascia veramente incantati ed affascinati ed  è proprio grazie a questa  combinazione di antico e moderno che Londra esprime tutto  il suo fascino .

photocredit by Stefania Caltabiano

Segreti, contrasti, sorprese un agglomerato urbano a volte dal fascino sinistro, pur essendo proiettata verso il futuro, la capitale inglese mantiene vivi e inalterati i suoi 2000 anni di storia.

Antiche tradizioni e ultime tendenze , mercati, specialità gastronomiche , souvenir e oggetti di antiquariato, negozi innovativi, un mix estremamente equilibrato ed elegante.

Lo shopping diventa immancabilmente uno dei grandi piaceri di ogni passeggiata  londinese,  perché  è il luogo giusto  per scoprire le ultime tendenze, perché offre l’ispirazione a nuovi “sound” urbani, ad esempio  i “General Grocery Store”, che riprendono la concezione delle vecchie drogherie  con piccoli negozi, arredati in stile,  veri gioielli, con scaffali curati dove sono  in mostra prodotti di  alta qualità.

Photocredit Francesca Corno

Sempre camminando si effettua un viaggio alla scoperta delle cucine di tutto il mondo e di ogni livello, dai “greasy spoons”  alle eccellenze del gusto.  La cucina inglese non è più sbeffeggiata dai  vari gourmet, perché adesso sotto le etichette di Modern  British,  Modern European  oppure Asian Fusion vengono serviti piatti molto creativi e di  buon livello.

Un esempio pratico, presso  Fish Works ristorante ed enoteca  a Piccadilly ho scoperto  un luogo con un equilibrio di elementi e spazi di tendenza  , belle atmosfere  e  un ‘accoglienza familiare che piace tanto sia ad italiani che a stranieri, quel calore e attenzione che rendono ogni dettaglio qualcosa di veramente speciale.

Oggi a Londra viene voglia di chiudere spesso gli occhi e concentrarsi su se stessi , magari davanti ad un dipinto della National Gallery,  oppure per chi è più ottimista, viene voglia di guardare il cielo con  le nuvole che si specchiano nei vetri del nuovo skyline.

A Londra si parlano un’ottantina di lingue e tutto questo brulicare, questa fermentazione appare  un po’ incosciente, ma invece è  molto guidata dal mercato  e  nel vero spirito della globalizzazione , si è realizzato  un mondo uniforme, piatto, che lascia un senso di irrisolto esattamente come proviamo noi italiani col nostro scontento e disagio generale.

Photocredit by Francesca Corno

Questa voglia di  cambiamento è visibile negli ultimi 20 anni con l’apertura e la rivisitazione dei musei e delle architetture più ambiziose d’Europa e quello che più stupisce ed è molto bello è che questa atmosfera si respira in ogni angolo di Londra, a questo punto mi chiedo  come reagirà la città alla Brexit , speriamo che non rischi di allontanarsi dalla vecchia Europa,  stiamo a vedere cosa succederà dal 29 Marzo 2019!

Photocredit by Stefania Caltabiano

 

 

7 thoughts on “Londra in attesa della Brexit

  • James

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    Dairy products ‘may become luxuries’ after UK leaves EU.

  • Stefano

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    Ecco cosa significa, per il Regno Unito e gli altri Paesi europei, compresa l’Italia, uscire dall’Unione senza un accordo?
    1) I cittadini europei residenti nel Regno Unito e quelli britannici residenti nell’Unione Europea si troverebbero ad essere tecnicamente extracomunitari. In Gran Bretagna si trovano attualmente 700.000 italiani.
    2) Persone e merci non potrebbero più viaggiare liberamente tra Unione Europea e Regno Unito e ritornerebbero le frontiere nei porti e negli aeroporti.
    3) Il Regno Unito perderebbe l’accesso al mercato unico europeo.
    4) Possibili problemi anche per l’export italiano. Alcuni Paesi europei come la Germania, il Belgio e la Francia si sono già dotati di una legislazione di emergenza per affrontare i rapporti con il Regno Unito in caso di uscita senza alcun tipo di accordo con l’Unione europea, non ha fatto altrettanto finora il Governo italiano.L’export italiano verso il Regno Unito è rappresentato innanzitutto dai prodotti agroalimentari, sia trasformati sia freschi, e dal vino. L’assenza di una legislazione di sostegno da parte dell’Italia in caso di “no deal” potrebbe comportare seri problemi per l’export italiano. 📅📰

  • Matteo

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    Per me la Brexit è un disastro e nessuno sa come uscirne. All’ UK , uscire dall’Europa non conviene , il tempo è galantuomo e lo sta già dimostrando!!!

  • Emanuele

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    Notizia di oggi Brexit: su energia e clima Londra brancola nel buio.

  • Passeggiando per Londra, abbiamo avuto idea di un paese diviso a metà. Tra l’altro noi eravamo nei giorni della votazione quando la May ha preso quella legnata clamorosa in parlamento. Le piazze erano colme di gente tra i pro ed i contro ma ognuno la viveva a suo modo assolutamente rispettabile.

  • Giorgio

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    Il problema della Brexit non riguarda i dazi ma la logistica. L’assenza di un’unione doganale tra il Regno Unito e l’Europa.🇬🇧🇪🇺

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