GENOVA PER ME
Genova per me è stata una rivelazione, perchè ti accoglie con un paesaggio urbano caratterizzato da forti contrasti che la rende una città molto affascinante.
Palazzi nobiliari traboccanti di ori, marmi e opere d’arte, vicoli ingarbugliati, gente di varie nazionalità, esotiche e caratteristiche botteghe.
Genova possiede ben 42 edifici nella stessa via che prima si chiamava Strada Nuova, oggi Via Garibaldi, dichiarati Patrimonio dell’Umanità nel 2006 dall’Unesco.
Si tratta di una lingua di terra pianeggiante in un città di sali e scendi che, nella seconda metà del XVI secolo, si sono costruite le residenze esclusive delle più importanti famiglie aristocratiche genovesi, come i Pallavicino, Spinola, Grimaldi, Lomellino e via dicendo.
Sono tutti palazzi nobiliari costruiti tra il Cinquecento e il Seicento. Si trovano a due passi dal centro medievale che per più di due secoli è rimasto il “cuore nobile della città”.
Rispecchiano il gusto estetico del potere conquistato, ogni singolo palazzo risponde ad un bisogno di rappresentazione che non sfugge ai visitatori sia di oggi come di allora.
Si entra dal grande portale e si salgono gli scaloni monumentali.
Affreschi concepiti come “manifesti” per dichiarare la propria posizione politica e illustrare la storia della casata.
Genova è l’espressione di una grande potenza economica che ha raggiunto il suo apice grazie all’intuizione di Andrea Doria che nasce mercenario per poi diventare uomo d’affari, grande politico e infine nobile, grazie al re di Spagna.
La sua decisione di mettere fine all’alleanza della città con la Francia di Francesco I e di stipulare un nuovo accordo con Carlo V d’Asburgo, re di Spagna e imperatore, permise a Genova di rinascere come una repubblica aristocratica indipendente e ai mercanti cittadini di diventare i protagonisti della finanza europea per un centinaio di anni fu il secolo d’ora di Genova.
Durante questo periodo la città ricopre un ruolo d’avanguardia, sotto molti punti di vista.
A cominciare dall’invenzione dei Rolli, che sono le residenze nobiliari più belle e prestigiose.
I rolli grazie ad un decreto del Senato della Repubblica, vengono inseriti in speciali registri di alloggiamento pubblico, come dimore di rappresentanza dove far alloggiare le persone importanti in visita della città.
Le liste a loro volta erano suddivise in categorie, dalle più lussuose fino a quelle più semplici.
Un metodo non molto diverso dalle nostre categorie degli hotel, dove vengono assegnate le stelle per identificare la categoria.
Fare parte dei rolli era un onore, significava riconoscere il proprio prestigio, anche se includeva l’onere di accogliere degnamente e intrattenere gli ospiti della Repubblica, facendosi carico di tutte le spese.
Il tour dei visitatori nelle residenze dei Rolli, oggi come allora prosegue nei vari salotti, tra biblioteche e collezioni di quadri, opere d’arte e Giardini.
I Giardini più che invisibili, addirittura segreti, sono frutto di invenzioni architettoniche rese necessarie per la mancanza di spazio.
Ma Genova oltre alla scoperta dei sistemi dei Rolli ha inventato anche il sistema delle parrocchie gentilizie.
Luoghi di culto, come ad esempio San Luca della famiglia Spinola, legati a quelle casate, a prescindere dal loro luogo di nascita e di residenza, in quanto i genovesi erano sparsi per il mondo, soprattutto perchè l’appartenenza si conquistava grazie al proprio impegno al servizio dello Stato.
L’idea moderna di una città senza terra.
Nell’Ottocento Genova è stata una tappa del Grand Tour, il viaggio considerato indispendsabile per l’educazione culturale dell’aristocrazia inglese, oggi è una città d’arte che fa risplendere la sua opulenza senza rinunciare ai suoi cittadini.
Da quando in un’inversione di flusso, ha cominciato ad accogliere gente da ogni luogo, proprio come nel secolo d’oro spargeva i suoi abitanti nel mondo.
Genova per me grazie alla sua storia, il suo cibo, le persone e la sua atmosfera sa stupire e merita di essere scoperta.
Paolo
on4 marzo 2023 at 16:03 says:
Meravigliosa!!
Barbara
on6 marzo 2023 at 12:28 says:
Genova, mia città d’adozione, è ricca di sfumature e contrasti, di luoghi nascosti da scoprire con curiosità e delicatezza.. come i genovesi, all’apparenza ruvidi ma con un grande cuore! Grazie Anna Bettoli di questo articolo esaustivo e appassionato.