Albania on the road
L’Albania a noi molto vicina, ma per molti versi ancora sconosciuta è il punto d’incontro tra Oriente ed Occidente.
Oggi si presenta al viaggiatore con una natura fantastica, spiagge bellissime, una storia da raccontare e da scoprire, un cibo ottimo ed una cucina molto simile a quella italiana, ovunque le persone sono veramente ospitali e cordiali.
Il nostro viaggio è durato 10 giorni , a cavallo tra fine giugno e primi giorni di luglio e l’abbiamo svolto on the road in moto con varie soste e punti di appoggio.
Abbiamo visitato i luoghi che hanno visto il passaggio degli Illiri, dei Greci, dei Romani , Bizantini e Ottomani, senza però dimenticarci di volgere lo sguardo alle bellezze naturalistiche che l’Albania ci presenta con montagne aspre e selvagge che si riflettono nell’Adriatico. Siamo andati alla volta di un paese tutto da scoprire , con calma, senza fretta, ma soprattutto senza eccessive ondate di turisti.
Ecco l’elenco dei luoghi che abbiamo visto , non è un percorso preciso perché come ho già detto, essendo un itinerario slow e on the road, a volte siamo ritornati indietro , oppure abbiamo sostato più a lungo in una zona anziché in un’altra.
Il nostro viaggio in Albania
Oltrepassato il confine abbiamo percorso la spettacolare SH 20 Rrapsh Serpentine , una strada panoramica, molto amata dai motociclisti, tornanti e curve a serpentina che ti portano in cima al monte dove lo sguardo scende in basso verso la valle. La Sh20 si insinua attraverso canyon dove le alte cime dei monti svettano sotto il cielo azzurro. Il viaggio prosegue attraversando piccoli paesi e ampie valli che incontriamo lungo l’itinerario.
Il nostro tour comincia dalla città di Scutari che vanta un grazioso centro storico con caffè, chiese e moschee, ma il luogo più caratteristico è stato sicuramente il castello di Rasada da cui si ammira un bellissimo panorama sulla città, sul lago omonimo e sulla natura circostante. Il luogo è molto interessante e ricco di fascino , l’entrata costa 200 Leke, l’unica cosa è che manca totalmente di spiegazioni, il depliant che forniscono è molto semplice, per cui consiglio di prepararsi prima per capire ed orientarsi al meglio.
Scutari è un luogo culturalmente importante per l’Albania, perché viene considerata la culla della cultura albanese .Lungo le arterie principali, oppure per le strade secondarie oltre alle persone si incontrano, maiali, oche, asini, pecore che attraversano comodamente e giocano con le frecce delle auto ai semafori.
Per la strada lungo la riviera si incontra Porto Palermo, caratteristica insenatura naturale dalla posizione strategica e per questo utilizzata come porto fin dall’antichità . Una piccola penisola rocciosa al centro della baia ospita il Castello costruito da Alì Pascià di Telepana . Intorno numerosi villaggi in pietra che sembrano essere rimasti fermi nel tempo tra buganvillee colorate, case tipiche, chiesette ortodosse sembra di essere in un mondo magico.
In Albania un’altra strada spettacolare e sinuosa è la SH8 strada panoramica tra il mare e il monte Çika che collega Sarandë ( Saranda) e Vlorë (Valona).
Il nostro percorso prosegue in direzione Saranda. Questa città balneare vanta una lunga storia che le cambiò più volte il nome, in origine si sviluppò come porto per la città di Phoinke e vide il passaggio anche dei romani, degli ostrogoti e in seguito degli ottomani. Il sito archeologico di Phoinke si trova per la strada che porta a Girocastro è situata su un pianoro nella sommità di una collina a 300 metri sul livello del mare qui si trova anche un caratteristico teatro greco eretto nel III secolo. Da Saranda vale sicuramente una visita.
Oggi Saranda è diventata una località giovane, ricca di locali alla moda, ma soprattutto consiglio un breve soggiorno perché da qui è facile raggiungere varie zone importanti tra cui il famoso sito archeologico di Butrinto, dove nel corso dei secoli hanno vissuto illiri, greci, romani, ottomani e infine veneziani.
Il sito archeologico è ubicato in un’area strategica di fronte all’isola di Corfù, un tempo chiamata Corcira e in una posizione di controllo del passaggio tra mare ed il lago interno di Butrinto, il luogo fu abitato sin dal primo millennio avanti Cristo, il Paese deve la sua storia tanto travagliata proprio per il fatto di essere terra di passaggio, aperta sul mare, sempre tesa verso l’autonomia e la libertà, ma anche oggetto delle mire espansionistiche degli stati vicini.
Le spiagge nelle vicinanze di Butrinto sono spettacolari, vicino si trova quella di Ksamil definita la “perla dello Ionio”, noi abbiamo scelto, perché ci è stata consigliata, quella di Pulbardha dove dopo un rigenerante bagno abbiamo consumato uno spettacolare pranzo a base di pesce appena pescato.
Tutta la zona non ha nulla da invidiare ai più famosi litorali del Mediterraneo.
Lungo la strada di rientro a Saranda abbiamo fatto una sosta al Parco Naturalistico Blue Eyes, occhio blu.
Altri caratteristici luoghi che si trovano addentrandosi nel Paese delle Aquile sono Girocastro e Berat, con centri storici dichiarati patrimonio dell’Unesco.
Girocastro, cittadina molto graziosa e nota in patria per aver dato i natali ai due personaggi albanesi più famosi, lo scrittore Ismail Kadare che ha ambientato qui il suo romanzo “la città di pietra” ed il dittatore Enver Hoxha, la cui casa oggi è un museo etnografico. Imperdibile è la visita alla fortezza, la più grande di tutta l’Albania che regala panorami incantevoli sulla città .
A Girocastro consiglio di soggiornare in un antico palazzo ottomano per entrare nel vivo dell’atmosfera. Noi siamo stati benissimo presso l’Hotel old Bazar 1790 che si trova ai piedi del castello.
Chi ha voglia invece di imbattersi in paesaggi selvaggi, poco turistici, dove la natura regna incontaminata bisogna addentrarsi nell’entroterra come ad esempio a Përmet con le terme di Benje, le cui acque hanno effetto curativo e sono considerate dagli esperti tra le migliori d’Europa per le malattie reumatiche, dello stomaco e per la cura della pelle. La Valle della Valbona, invece è considerata il “Miracolo delle Alpi albanesi”,queste sono le aree naturalistiche per eccellenza. In questi luoghi abbiamo trovato la vera Albania, persone cordiali che vogliono parlare e conoscerti, che ti offrono le ciliegie e i prodotti locali come benvenuto e le tartarughe che ti attraversano la strada!
Riflessioni
L’Albania ci è piaciuta moltissimo, abbiamo scoperto un paradiso delle vacanze molto economico a portata di mano, ma che rischia di essere sfregiato dal boom edilizio.
L’Albania a partire dalla zona costiera è divorata da abitazioni e resort costruiti senza alcun riguardo e senza alcun piano edilizio, non parliamo dell’interno dove non solo ci si cura del paesaggio mozzafiato ma anche della fragilità idrogeologica di un Paese che è fatto soprattutto di fiumi e di montagne.
Tutte le città sullo sfondo sono una sequenza di palazzoni da minimo cinque piani, cemento senza soluzione di continuità, a perdita d’occhio fin sopra la corona delle montagne intorno.
La nostra paura è che ebbri del successo, in poco tempo il Paese delle aquile grazie ad un turismo e ad un piano edilizio mal gestiti , rischia di trasformarsi in un parco divertimenti, in un luogo uguale a molti altri con una clientela maleducata e devastante. Sarebbe un vero peccato!
Block Notes:
- Il paese è piccolo e quindi facile da girare. Per noi è stato fondamentale utilizzare il Navigatore Satellitare perché soprattutto nell’entroterra, tra un villaggio e l’altro, possono esserci diversi chilometri di distanza con il nulla intorno, solo montagne e paesaggi spettacolari.
- Al motociclista e all’automobilista che entra nel paese privo di “Carta Verde”, al posto di frontiera, sarà richiesto di stipulare un’assicurazione albanese a breve termine.
- Il clima in Albania è mediterraneo, (con inverni miti sulla costa ed in pianura e freddi sui rilievi). Il miglior periodo per visitare l’Albania è quello che va da maggio a settembre.
- La cucina albanese è molto ricca e variegata perchè deriva da contaminazioni culturali di diversi popoli , possiede una buona tradizione legata al mare. La carne regna sovrana, spesso cucinata alla brace, ma soprattutto esprime la grande ospitalità della Terra delle Aquile.
- Ricordarsi di mettere In valigia diversi capi di abbigliamento da quello impermeabile se si visitano le zone interne, il costume se si resta sulla costa, indispensabili sono le scarpe da trekking per camminate emozionanti nella natura e nei siti archeologici.
- Gli alberghi li abbiamo cercati, selezionati e prenotati, rigorosamente con parcheggio custodito e centrali, di volta in volta durante la pianificazione del nostro percorso “on the road”, utilizzando Booking.com
Dedicato ad Enrico
Ci sono luoghi che hanno fatto da cornice per la nostra vita, non importa anche se per tempi brevi , ciò che conta è che sono stati momenti intensi ricchi di entusiasmo e allegria e che ogni gesto era carico di amore e tenerezza.Tutto ciò è impagabile, grazie e buon viaggio amore mio!
Adele
on19 maggio 2019 at 16:43 says:
Bellissimo viaggio. Ne traggo spunto..🤩
Renato
on20 maggio 2019 at 13:13 says:
Anche noi in moto luglio scorso: credo che la moto sia in assoluto il mezzo più appropriato. Anch’io penso sia il caso di sbrigarsi a visitarla, prima che venga devastata. E’ un paese, credo, molto fragile da questo punto di vista: nello stesso tempo avido di turismo e non pronto ad accoglierlo con la dovuta cura, in primo luogo, di se stesso.
Ilaria
on22 maggio 2019 at 19:26 says:
Uno dei viaggi più belli che ho fatto. Non avevamo la moto ma la macchina ma l’abbiamo girata tutta. Ci sono luoghi ancora incontaminati e un’accoglienza calorosa.
blog
on27 marzo 2020 at 01:44 says:
Howdy! Would you mind if I share your blog with my facebook group?
There’s a lot of people that I think would really appreciate your content.
Please let me know. Many thanks
Anna Bettoli
on27 marzo 2020 at 17:00 says:
yes! many tks
Chiara
on18 gennaio 2022 at 20:06 says:
Che meraviglia Anna!!!
Un viaggio bellissimo, ricco di cultura e paesaggi stupendi 🤩